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ANALISI TECNICA: l’importanza di un bel rapporto tra pilota e capotecnico

Wednesday, 13 October 2021 10:21 GMT

Il telecronista del WorldSBK Steve English ci parla di un aspetto molto importante nelle competizioni che spesso passa in secondo piano rispetto allo sviluppo tecnico e fisico: la fiducia tra il pilota e il capotecnico è fondamentale per il successo…

L’ambiente è la chiave per il successo nel Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike, specialmente quando le distanze sono così ridotte come in questo 2021. Un pilota di talento può compensare tante mancanze ma la relazione tra pilota e capotecnico è essenziale. Nell’ultima settimana si è fatto un gran parlare della decisione del team di dividere Garrett Gerloff da Les Pearson. Instaurare un bel rapporto in brevissimo tempo può essere una grande sfida.

 

IL TEMPO COME POSSIBILE GRANDE SFIDA: ottimizzare ogni momento

Questo è ciò che il team Kawasaki Puccetti Racing ha dovuto fare in occasione dell’ultimo appuntamento andato in scena in Portogallo, con Tito Rabat entrato a far parte del team e con Mick Shanley che ha dovuto adattarsi a un nuovo pilota dopo una stagione trascorsa con Lucas Mahias. La sfida consiste nel capire come comunicare a vicenda comprendendo anche le sfumature del linguaggio e delle emozioni. È necessario del tempo per trovare il giusto ritmo e per sincronizzare le esigenze di entrambe le parti. Il lavoro del pilota è quello di dire all’ingegnere com’è il feeling con la moto mentre quello del capotecnico consiste nel migliorare la moto in un breve lasso di tempo.

Avere una linea di comunicazione aperta è cruciale per il successo di un team e di un pilota. Sviluppare fiducia e costruire un legame è un imperativo e non è certo una coincidenza che in questo 2021 la maggior parte dei piloti di successo lavorino da tanto tempo con i loro capotecnici. Jonathan Rea e Pere Riba sono l’esempio numero uno in questo senso. I due sono alla loro settima stagione insieme nella quale proveranno a riconfermarsi per l’ennesima volta in vetta al mondo. 

 

A DUE VOLTI: qual è la loro chiave?

Riuscire a dare un feedback è cruciale per un pilota ma anche il team ha bisogno di acquisire dati. Dall’elettronica e le sospensioni fino alle gomme vengono acquisiti tutti i tipi di dati e analizzati in combinazione con il feedback dei piloti. Un team vincente è tale solo se il feedback del pilota e tutti i dati sono in grado di andare nella stessa direzione per migliorare la moto. Tutti i membri del team hanno la necessità di sentirsi valorizzati e questo è il ruolo principale di un capotecnico; sfruttare le capacità di tutti per sviluppare la miglior soluzione possibile.

Il capotecnico avrà un foglio di lavoro che evidenzia il feedback di un pilota e che comprende anche i dati dal tecnico delle gomme in relazione alle condizioni della pista e i dati di un meccanico sull’uso del carburante e altre variabili. Nel corso di un debriefing l’enfasi sarà centrata intorno al capotecnico e all’ingegnere dati ma farsi trovare pronti per le gare richiede l’impegno del team. È facile concentrarsi solo sui dati e lasciare che i numeri guidino l’ingegnere ma alla fine di ogni stint nel corso delle prove, quando il pilota entra nel box, il team registrerà il suo feedback per poi compararlo con i risultati che si aspettavano. Tanto più il feedback si avvicina alla realtà tanto più sarà rapida la fiducia che si potrà costruire.


VISTO DA DENTRO: si guardano i numeri e si ascoltano i feedback

“Ho tante pagine di fogli di lavoro che sono collegate a vari programmi”, spiega Shanley. “Ho il nostro piano di lavoro per la giornata che consegno a ciascuno dei ragazzi e che poi mi riconsegneranno avendo così ben presenti quelli che saranno stati i cambiamenti apportati alla moto. Avremo così tutte le informazioni sulla moto e sulle condizioni in cui ha girato”.  

“Prenderò quelle informazioni e le aggiungerò al mio foglio di setting che ci darà le regolazioni del telaio utilizzatee passo dopo passo potremo tenere traccia dei cambiamenti e dei commenti da parte del pilota. In questo modo possiamo tracciare ciò che è stato positivo e ciò che è stato negativo”.

 

ALLA RICERCA DI SOLUZIONI: il piano perfetto porta sempre a un risultato perfetto?

Essere in grado di tenere traccia degli aspetti positivi e di quelli negativi è sempre più importante in una stagione così competitiva come questa del 2021. I team hanno provato a capire le gomme e come utilizzare al meglio un’allocazione. Settimana dopo settimana Pirelli ha introdotto tante nuove soluzioni in questa stagione e per esempio - con numerose opzioni di gomma tra cui scegliere - è importante capire le condizioni.

Per questo motivo il team si affida al tecnico delle gomme che annota la temperatura della pista, quella ambiente e la pressione delle gomme. L’iniziale temperatura della gomma nel momento in cui lascia i box sarà costante dato che sarà stata scaldata a una temperatura definita e lasciata coperta fino all’ultimo momento. Nel momento in cui un pilota torna ai box la temperatura della gomma viene testata e il risultato annotato sul piano di sessione del tecnico delle gomme. Il team può valutare il livello di consumo e della prestazione utilizzando i fogli di lavoro per mostrare il degrado dopo un certo numero di giri. Grazie alle tante analisi relative a tutti gli aspetti della moto i briefing alla fine di ogni turno e a fine giornata permettono agli ingegneri di elaborare programmi di prova e possibili soluzioni per la giornata successiva. C’è una costante ricerca di maggiore conoscenza e prestazioni.

Mettere insieme tutte le informazioni che si hanno a disposizione è il lavoro più impegnativo per un capotecnico. A loro non viene richiesto di trovare sempre una soluzione ma si impegnano a fondo per acquisire e analizzare il maggior numero di informazioni possibile per poi permettere al team di utilizzare tutto ciò. La maggior parte dei capotecnici proverrà da aree specifiche ma quando sono a capo di tutto il gruppo di lavoro il loro obiettivo sarà quello di guidare il gruppo di specialisti e far sì che tutti vadano nella stessa direzione. Più dati hanno a disposizione, tanto meglio sarà per loro. Una perfetta preparazione non sempre porta a una perfetta prestazione ma ti dà la miglior occasione possibile di conquistare un bel risultato il giorno della gara. La moto non è mai perfetta, il pilota non è mai perfetto. L’obiettivo è sempre quello di essere il più vicino possibile alla perfezione.

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